Lo stress che da anni logora il mio corpo con varie “dislocazioni psicosomatiche” da qualche mese ha deciso di fare una sosta nel mio stomaco. Soffrire dentro, litigare con qualcuno, avere una brutta discussione con un tuo amico puo’ trasformarsi in due giorni di crampi che ti lasciano piegata in due e che alla fine ti portano a dovere per forza vomitare. Seguire una dieta assurda per non stare male ma che poi se provi a mangiare qualcosa di leggermente piu’ elaborato ti lascia due giorni di nausea garantiti.

E si va avanti a riso bollito e petto di pollo, per fortuna che sono socio LIPU.

Dovrebbe essere il mio cervello a stare a dieta e subire una terapia.

Perche’ inibisco la secrezione di acido cloridrico, mi sto forse autodigerendo?

E pensare che il nostro apparato gastrointestinale ha tanti di quei trucchetti per evitare che questo accada, ed io invece, gli do il colpo di grazia tanto da dovere intervenire chimicamente con un farmaco per evitare ulcere di vario tipo.

Nei secoli passati esisteva lo stress?

Si stava meglio?

Piu’ rilassati?

Consapevole comunque che il mio stato non sia scaturito dal mondo esterno ma da come vivo la vita grazie anche al mio corredo genetico che mi ha creato, portando con esso tanto bene ma anche tanto male, che purtroppo nel rimescolamento, non è stato escluso.

Ci sarebbe voluta fortuna anche in questo. Adesso potrei essere con un bel bicchiere di pampero invece di sorseggiare acqua da tre mesi.