Sono passati tanti anni dalla strage di Capaci ma ogni volta che passo di lì, e lo faccio spesso, ho sempre la pelle d’oca. Fai una curva prima di arrivare nel punto preciso in cui è scoppiato il tritolo e vedi da lontano il luogo sulla montagna da cui è stato dato l’ok alla fine di tutto.

Adesso è illuminato da una luce bianca quel punto maledetto.

Poco prima dello svincolo per Capaci ci sono due steli con i nomi di chi quel 23 maggio ha perso la vita, non c’e’ stato mai bisogno di leggerli perche’ li conosci, la sensazione piu’ strana è quella di non potere ancora credere a quello che è stato compiuto, in che citta’ abbiamo vissuto e continuiamo a vivere? Che gente si nasconde nella trama delle nostre vie?

A volte ho la netta perciazione di avere la mafia intorno, qui non puoi dire di non conoscerla, ti passa addosso, striscia in tantissime occasioni, dal posteggiatore abusivo agli sguardi di minaccia di chi ti taglia la strada o anche , piu’ semplicemente al tuo vicino di casa che ti sembrava tanto una brava persona ed invece…