Mia nonna ha vissuto tanti anni, quasi novantotto e da quasi venti, non era più lucida.

La sua senescenza ha permesso che cominciasse piano piano a dimenticare i nomi  da associare al viso di  un personaggio magari visto in TV, che negli ultimi anni era la sua interfaccia sociale.

Per porre rimedio a questo problema, oltre a dei farmaci che dovevano stimolare i neuroni……la nonna pragmatica aveva cominciato ad appuntarsi i nomi che avrebbe dimenticato, qualche ora dopo.

Inizialmente si imbarazzava a farlo, davanti a noi magari si sentiva in difetto, così durante un pranzo magari si alzava dal tavolo dicendo di avere dimenticato il fazzoletto, che le usciva dal polsino, per andare nella nostra camera a segnarsi qualcosa in un quaderno.

Con il passare degli anni, le richieste aumentavano in proporzione alla sua età, con una piccola frase che apriva il quesito: “MI SPINNICIO”,  noi crescevamo e scherzavamo insieme a lei magari temporeggiando sulla risposta che lei tanto desiderava.

Spesso diceva a me, Simona ed Ale : ” Chi siti spriggiusi”! Poi però le dicevamo il nome. Ricordo che una mattina, dovevo andare a scuola, ero in bagno, ho sentito bussare alla porta, era lei che voleva sapere chi cantasse “Solo una volta (o tutta la vita)”, si confondeva sempre con “Cherubino”, lo chiamava così.

Oggi ho trovato molti dei suoi quaderni, che nel corso degli anni si sono accumulati, e negli ultimi spesso c’era la mia grafia, rigorosamente a stampatello e grande grande, così poteva vederlo e capirlo subito.

Cara Nonna,

spero profondamente che adesso la tua memoria sia tornata lucida come un tempo, e che tu possa non spinniciarti più!