Quest’anno ricorre il settantesimo anniversario dei bombardamenti che hanno devastato Palermo durante la seconda guerra mondiale.

Qualche giorno fa si è svolta la cerimonia per ricordare il CT Bersagliere inabissatosi in meno di dieci minuti all’attuale molo sud nel nostro porto.

Durante il mese di Maggio del 1943 si ebbe la peggiore incursione aerea su Palermo, il 9 infatti “Radio Londra” annunciava quello che sarebbe successo poco dopo: i bombardieri americani stavolta sarebbero giunti da Termini Imerese attaccando a sorpresa gli aerei all’aeroporto di Boccadifalco, distruggendoli tutti tranne uno.

Sulla città furono sganciate più di 1100 bombe da 227 chili, fu il primo bombardamento a tappeto in Italia che distrusse tutto o quasi tra cui quattro rifugi, distrutti il Mulino Pecoraino, distrutta la centrale telefonica che si trovava nella attuale Via Guardione, crollò l’abside della Magione, una completa devastazione.

Due bombe da 454 chili colpirono l’ala destra del Palazzo Planeta in via Michele Amari, angolo via Principe di Belmonte facendola crollare, avete mai alzato la testa percorrendo questa strada, arrivando qualche metro prima di Piazza Ignazio Florio?

Se lo aveste fatto vi sareste accorti che a primo piano sono ben visibili delle nicchie in cui sono conservate parti delle bombe che hanno colpito il palazzo, a memoria di quello che è stato ma soprattutto alla sua  riedificazione, un lieto fine che queste storie di guerra che, incredibilmente, ai nostri occhi la nostra amata Palermo ha vissuto.