palermo 2019

In quanti ci abbiamo sperato e in quanti invece hanno remato contro?

Paradossalmente, molti nostri concittadini invece di sperare in un lieto fine aizzavano di tutto contro questo grande passo che si stava compiendo, nonostante il risultato.

Forse i palermitani hanno la memoria corta e non ricordano gli anni di oblio che passate ma recenti amministrazioni ci avevano donato, rendendo Palermo cupa nonostante il sole quotidiano che ci contraddistingue.

Adesso molti sono soddisfatti, altri possono continuare a guardare felici il loro cassonetto pieno, che lentamente si svuota ed il livello del tombino sotto casa che si alza.

Di seguito le parole del grande Comitato Promotore:

“Il Comitato Promotore per Palermo Capitale europea della Cultura 2019, alla luce del pronunciamento della Giuria che ha determinato l’esclusione della città dal gruppo di quelle ammesse alla fase successiva prevista dal Bando, esaurisce la sua originaria missione. “Ringraziamo enti, associazioni e cittadini che hanno contribuito e collaborato al difficile percorso – afferma la Presidente Egle Palazzolo – con due anni di libero e volontario impegno scaturito dall’appello pubblico del dicembre del 2011 al quale aderirono quanti pensavano che una città pressata da disagi, malesseri e incancreniti abbandoni potesse ritrovare nell’iniziativa uno scatto di auto sfida e di forte sollecitazione, nulla omettendo della consapevolezza di sé”.
“Il Comitato ribadisce l’apprezzamento nei confronti del Comune di Palermo che ha accolto le idee contenute nel Manifesto della candidatura e delle altre istituzioni che le hanno sostenute e, prescindendo da ogni valutazione e rammarico per l’esclusione, ritiene che oggi sia importante non disperdere le energie positive che Palermo 2019 ha prodotto e sia utile non vanificare scopi e soluzioni tracciate e finanziate per il progetto. Per non abbandonare la sfida di “rigenerare” Palermo, occorre restare interlocutori attenti e propositivi nei confronti di chi governa Palermo e la Sicilia ed evitare il rischio di ripiombare in assuefazioni e silenzi, rotti di tanto in tanto da rituali lamenti.
“Anche dopo l’esclusione, tutti continuiamo a desiderare una Palermo migliore – conclude Egle Palazzolo- e trovarci insieme solo, e purtroppo assai facilmente, critici e scontenti ci allontana da quell’obiettivo comune. l cives un tempo ci furono. Non sempre ebbero la meglio ma avevano dignità e peso nelle pubbliche assemblee. Delle loro vere, oneste ragioni, anche i più sordi o furbi tiranni dovettero tener conto. La città è di chi la vive, paga le tasse e fa qualcosa per non lasciare che sia ultima e che gli altri la possano considerare tale”.
Il Comitato sta preparando un’Assemblea cittadina per il prossimo 11 dicembre che sarà successivamente comunicata nel dettaglio.

Voi da che parte stavate?