E ci risiamo, le cicale cantano ininterrottamente da più di 30 anni, se questo fosse un post da ascoltare le sentireste …le formiche lavorano, lavorano per l’inverno, l’ennesimo inverno siciliano. Quello caldo, quello che arriva tardi ma che ti penetra nelle ossa, insinuandosi attraverso quei vetri sottili utili soltanto a fare entrare ogni spiffero dentro ogni tuo sospiro.

Se non vai a mare, qui all’Eremo, la giornata rischia di diventare un po’ troppo lunga, lunga di pensieri.
Qui i posti belli per farlo sono tanti, dalla Tonnara di Scopello a Mazzo di Sciacca, così come Cala Rossa e Bianca, ma il posto più accessibile e per noi sorgente di ricordi e emozioni è sempre Guidaloca.
La scalinata di oltre 100 gradini è un suo punto cardine, quando la percorri, in entrambe le direzioni, senti sempre un bambino contarli, sarà sicuramente la sua prima volta. La mia chissà quando sarà stata.

Nel corso degli anni sono stati tanti i cambiamenti che ha subito, come l’avanzata dei lidi che un po’ ci hanno detronizzato e che raramente frequentiamo, per noi è come aggiungere il dado nella caponata.
E dopo il mare che si fa? Negli ultimi anni ho spesso lavorato, piccolo router Wi-Fi e vai tranquilla, la magia di essere una lavoratrice da remoto
Poi di pomeriggio c’è uno strano iter, da una casa ad un’altra, da un caffè -rigorosamente in moka – ad un’altro, da una doccia ghiacciata in giardino ad un’altra. Rituali lenti che agli occhi di molti sarebbero tedio, agli occhi dei nuovi è noia per noi è linfa.
E la sera cosa facciamo?

Credo sia recente, a Scopello abbiamo scoperto un locale molto bello, Lounge Bar Bellevue la vista è sul mare, per intenderci è proprio sopra i Faraglioni, quelli della Tonnara. Ho bevuto un buonissimo Lemo Spritz, il personale è molto gentile. Poi c’è tutto il resto,  baglio con il suo salice e i nidi di rondine sotto l’arco, e i locali “storici” come Nettuno. Non sto parlando del pane cunzato, famosissimo ma non sono una estimatrice, preferisco il loro buonissimo pane “scunzato” cioè da solo o anche una bella fetta del loro sfincione, che ha meno cipolla di quello palermitano e spesso mi salva da notti indigeste.

Anche nel paese di Castellammare del Golfo ormai da anni c’è la “gggente” noi quando abbiamo voglia di pizza andiamo alla Timpa, vista Golfo, se abbiamo voglia di pesce andiamo alla Cambusa e se ci va un aperitivo al Vogue, che si trova al porto turistico, proprio vicino al ristorante.
Insomma se avete fame e voglia di mare e di un buon aperitivo, l’Eremo e il suo interland è il posto che fa per voi.