In questa serata di Ferragosto, in cui non si può cenare perchè il proprio stomaco si rifiuta, ci si può dedicare ad altre attività che possono distrarti da quella sensazione di nausea mista a fame che ogni tanto ti prende.

Io, ad esempio, ho cominciato a leggere e ripassare qualche concetto sulla fotografia stenopeica, vagando per la rete si può trovare diverso materiale da consultare sia divulgativo che non, con tante immagini scattate con questo strumento affascinante, ciao obiettivi serie L, io scatto senza lenti, ho solo un piccolo forellino!

Siamo nell’epoca del digitale, la lotta è all’ ultimo pixel, ho rallentato la corsa, sono ferma ad otto milioni ma ho anche fatto un passo indietro, tanto da arrivare quasi agli albori della fotografia.

Dalla mia parte ho solo una superfice sensibile alla luce sulla quale potere lasciare un’ immagine fissa e duratura nel tempo, sempre che riesca ad impressionare qualcosa!

Adesso rimane il problema finale ma centrale, l’ esposimetro esterno  che devo acquistare, sarà lui ad aiutarmi quando saremo soltanto in tre: la mia stenopeica, il mio treppiedi ed io, in una Palermo che forse mi attende e che presto mi avrà nuovamente per le sue strade.