Un anno fa, quando sui giornali cominciavano a farsi vedere nelle pagine dedicate alla pubblicità le prime francesine, cominciavo anche io a farmi influenzare. E’ un modello di scarpe che mi è sempre piaciuto, quella forma che ricorda l’austerità della Signorina Rottermaier, tacco imponente ed un plateau che ti sostiene, slanciandoti con un solo centimetro in più, in alcuni casi!
Non ho resistito, ed a Ottobre del 2009 ne ho subito preso un paio, ricordo anche il commesso del negozio,  guardomi con soddisfazione, disse che non erano tutte le clienti a chiedere quelle scarpe chiamandole con il loro nome, ovviamente non sapeva chi aveva davanti, avrei forse dovuto mostrargli i miei stivali “Les Tropeziennes”, che conservo come un trofeo?
Andiamo al fulcro del mio post di oggi però: quest’anno purtroppo, ho cominciato ad intravedere delle rivisitazioni delle francesine: quelle “open toe” o quelle in camoscio con dei tagli trasversali con dei tacchi che non seguono la linea della scarpa.