smartphone ristoranti

smartphone ristorantiTanto tempo fa mi sentivo speciale, ero l’unica a stare “attaccata” allo smartphone, c’erano ancora in giro i radical chic che criticavano, senza un reale motivo, le coppie che entrate in un locale e sedute al tavolo cominciavano a smanettare.
Per loro eravamo tristi, perché non ci guardavamo negli occhi: come se in una coppia senza uno o due strumenti multimediali di mezzo ci fosse chissà quale armonia, non siate ipocriti, di sicuro siamo, ancora oggi, più tranquilli noi, di chi alza lo sguardo, per parlare male delle persone che le circondano, usanti le loro appendici wifi.
L’era del radical-chic che si ostinava ad avere un Nokia 3310 è quasi tramontata, svanita, evaporata, sublimata, forse anche l’ultimo si arreso ad un iPhone in comodato d’uso da pagare a rate, si perché se un tempo alcuni cercavano approvazione attraverso i piedi, non erano feticisti, per fare vedere le Timberland, oggi basta scendere meno e notare se c’è un iOS, quello facile da usare come un giocattolino, quanto mi diverto quando ne ho uno tra le grinfie! Quale sia ancora il migliore telefono smartphone, non è dato sapere!

Un po’ strano mi fanno i genitori che per comprare uno di questi oggetti ai figlio, attivano le rate sulla propria carta di credito, sarò antica e sarà che le rate non mi sono mai piaciute, se non posso fare non faccio di certo i miei non mi avrebbero mai comprato un cellulare del valore di 700 euro, avrei potuto consumare tutte le lacrime e disidratarmi.

Può succedere anche, spesso, di lavorarci con il “telefono”, si quella cosa per cui sei pagato e che va presa seriamente, anche se lo fai da un tablet, io lo chiamo così e non iPad e magari magari è quello il motivo per cui stai ancora più vicino.

Suona strano che tu risponda “sto lavorando” soprattutto quando intorno a te ci sono solo saghe di caramelle e frutta,  lo posso capire, può sembrare infatti che la parte ludica sia la maggiore, perché il “lavoro” che non contempla un protocollo o scartoffie o qualsiasi altra cosa legata ad passato che ti ancora ad un ricordo si ritiene magari più valido, perché più conosciuto.

Nonostante questo ho anche io dei momenti che provengono non so da quale parte del cervello, deve essere una piccola molto piccola parte , che mi fa immaginare  lui  “disconesso” da me,  ma poi arriva l’ormone NERDADRENALINICO che mi fa dimenticare questo strano pensiero.

Del resto se non ci fosse qualcuno a lavorare ogni giorno, spesso con orari lontani dal vostro 9-18, non passereste tutta la giornata incollati sul vostro smartphone a guardare le foto del compleanno del figlio della cugina della vostra amica che per avere messo maledettamente un misero like ad una foto, appare nella vostra timeline, o sbaglio?