Oggi al porto di Castellammare del Golfo guardavo i gabbiani reali in volo, cercavo di intravedere la membrana interdigitale che hanno nelle zampette: una delle cose più morbide che io abbia mai toccato. Poi riflettendendo sul fatto che fosse febbraio ho pensato che poteva esserci il Cormorano. Questa specie viene a passare l’inverno al caldo: un secondo dopo ne ho visti due! Che amori, nuotavano e andavano sott’acqua insieme per apparire nuovamente all’unisono…sarò rimasta dieci minuti a guardarli ipnotizzata. Poi sono andati via con un pesce nel becco, meglio fuggire prima che un gabbiano se ne potesse accorgere.

Che ci facevo all’Eremo oggi? Così alle 12,30 di un sabato italiano, Francesco e io ci siamo guardati e invece di fare la solita passeggiata urbana siamo andati in uno dei primi posti che gli ho fatto scoprire e assaporare insieme a me.

Per essere precisa: Calamaricchi, gamberi marinati e busiate con cozze, vongole e ancora gamberi.

Speravamo di trovare il sole ma era dietro le nuvole ma era tanto bello uguale, soprattutto Guidaloca ma perché non è sempre così?

Mamma e papà mi hanno raccontato che tanti anni fa lo era ma poi anche noi lo abbiamo urbanizzato e allora di cosa mi lamento?

Eremo terapia, eremo sei silenzi e sguardi, eremo sei sapori e passioni.