La scorsa settimana a Palermo è successo qualcosa di veramente bello, è arrivato uno dei format più interessanti che esistano nel mondo delle nuove tecnologie: Startup Weekend.

Tre sono stati gli organizzatori: Michelangelo Altamore, Monica Guizzardi e Francesco Passantino, capaci di creare un ecosistema: lo immagino marino, in cui fare nuotare tutti i personaggi che sono stati presenti in queste 54 ore.

Dagli speaker, ai media, agli sponsor, ai veri protagonisti: i 90 ragazzi partecipanti che hanno avuto la voglia di mettersi in gioco e di condividere con tutti noi la loro idea di impresa, pronti a lavorare con gente, magari, mai vista prima, perché crescere è anche questo: la capacità di fare squadra per un obiettivo comune che porti ad un beneficio comune.

Sembrava quasi che a Palermo prima di questo evento ci fossero tante monadi che cercavano una collocazione ed un posto dove fermarsi, per cominciare a camminare insieme; questo è successo e questo abbiamo realizzato, senza sforzi, senza ipocrisie, senza problemi, senza pensare negativamente, perché era il “bello” quello che si voleva realizzare.

A dare una mano a completare la ricetta finale delle 12 idee selezionate, c’erano i “mentor”, professionisti specializzati, ognuno nel proprio settore, che “aggiustavano” di sale e pepe il piatto finale, presentato poi alla giuria, variegata anch’essa, la monotonia non ci piace.

Fuori pioveva, tanto, è stato un lungo weekend di pioggia, i giornali avevano annunciato che quello dei giorni scorsi sarebbe stato il periodo più freddo in Sicilia degli ultimi 150 anni ma noi dentro avevamo il sole.

Io stessa, raccontando e spiegando ad alcuni ragazzi quali problematiche sarebbero venute fuori se avessero continuato verso una direzione, ho capito ancora di più quanto possa essere spesa bene la propria esperienza lavorativa maturata negli anni verso chi, invece, comincia adesso ma che ha tantissima voglia di andare avanti.

Certa che questa sensazione non sia stata solo mia ma anche di tutte le persone che in questa esperienza erano “Mentor” come me, ho voluto chiedere un loro pensiero da condividere in questo post che viene fuori dalla mia “penna” ma che appartiene a tutti gli attori della Startup Weekend Palermo, ecco cosa mi hanno detto:

Pietro Alberto Rossi: “be young, be better”: perchè bisogna sentirsi giovani per creare una startup e bisogna sempre migliorarsi nella vita.

Francesco Lo Monaco: “Un grammo di immaginazione vale quanto un quintale di conoscenze”

Gianluca Giacalone: “Una startup al giorno toglie un pò di debito pubblico di torno”

Gaspare Scherma: “If you have a brain, you are a startup”

Marcello Di Vita: “L’innovazione costa: pochi soldi, ma molte vecchie abitudini”

Francesco Carollo: “Accelerare persone e poi idee”

Fausto Gristina: “Il coraggio di ascoltare prima di dire, prima di fare”

Maurizio Giambalvo: “Non mentire quando fai il Mentore!”

Adriano Bertolino: “Le idee geniali cambiano il mondo ma soltanto la passione e l’umanità con cui le condividi possono cambiare le persone”

Raimondo Bruschi: “Dare al nostro futuro una speranza che è la prima ad ammalarsi ma l’ultima a morire”

Fabio Maria Montagnino: “Una ventata di energia positiva, la conferma di un cambiamento profondo che passa dalle persone. Avanti così: per ogni startupper in più…un voto di scambio in meno!”

Gaia Guarino: “È migliore il lavoro che si crea di quello che si cerca”

Annalisa Riggio: “Tutti possono avere buone idee, ma pochi sono coloro che hanno la volontà e il coraggio di portarle avanti”.

*Nella immagine di Filippo Mancuso, tutti i Mentor