primarie pd risultati

primarie pd risultatiEccoci qua, siamo vicini, vicinissimi al giorno delle ennesime primarie PD,  ma noi italiani siamo ancora in grado di credere e sperare in questa parola, che spesso si è fermata là?

Se ci pensate bene, nei telegiornali hanno parlato delle primarie della Lega, sarà che sono siciliana ma con certi slogan lanciati da chi popola questi partiti, un evento del genere rappresenta un ossimoro e rovina le altre.

Quanti anni saranno che andiamo a votare per ste famigerate primarie: ne abbiamo fatte così tante da vedere pure la crisi colpire quel singolo euro che si pagava, oggi raddoppiato.

Che dirvi, io stavolta passo.

Non me la sento, non mi brucia niente dentro, se non lo stomaco per lo sfincione che mangerò stasera, come recita la tradizione palermitana.

Renzi, Cuperlo e Civati hanno concluso l’ennesima campagna elettorale,  se non sei un appassionato di politica ti confondi anche perché due sono dei deputati neoeletti e l’altro è un sindaco che dovrebbe fare la campagna elettorale per continuare il suo mandato da primo cittadino: insomma si rischia di avere persone domani ai gazebo molto confuse, sempre che abbiano la voglia di andare a votare.

Leggendo i giornali avrete notato tutti che si capisce, e pesa molto l’incognita affluenza:  si suppone infatti una forbice dai 900 mila, che sarebbero pochissimi ai 1,5 milioni di votanti.

Tutto quello che si poteva invadere è stato coperto a tappeto, compreso il mio abbonamento a Vanity Fair; ed io che di campagne elettorali ne ho fatte, ho un altro sentore, un fastidio, un sassolino nella scarpa.

Si può mobilitare un paese intero e i sostenitori di un partito perché si è perso alla partita precedente? Ok, c’è un posto vacante ma siamo certi che la voglia sia solo quella di essere un bravo segretario. No, non prendiamoci in giro.

Qua si dice di volere cambiare l’Italia, caro Matteo ma quale scuola hai frequentato per avere la formula magica, capace di farci uscire da questo incubo in cui siamo piombati negli ultimi vent’anni?

….e poi però ti arriva un altro sentore, frutto di esperienza, analisi, letture, sesto senso: e se queste primarie finissero come quelle di Palermo del 2012, in cui il vincitore designato da molti, Rita Borsellino fu spodestato dall’outsider Fabrizio Ferrandelli appena uscito da Italia dei Valori? Del resto l’hashtag dice tutto: #Civoti e Matteo Renzi sa benissimo cosa voglia dire quel # là!